Venerdì 11 aprile alle ore 18 nei locali dell’Unione Montana Valle Varaita si è riunito in consiglio dell’ente, in una riunione richiesta dai rappresentanti dei Comuni di Pontechianale, Melle, Rossana, Sampeyre, Bellino, Piasco, Verzuolo, Isasca e Costigliole Saluzzo, oltre al rappresentante delle minoranze dell’alta valle.
Il tema principale della riunione era la conferma della rielezione del presidente Dovetta, a seguito delle contestazioni legali mosse da parte del Sindaco di Brossasco e dal rappresentante di quel Comune in Unione Montana. Con una maggioranza di tredici membri sui quindici totali a sedere in assemblea – hanno votato contro solo il rappresentante del Comune di Brossasco Patrick Ribodetti e quello delle minoranze della bassa valle Valentino Inaudi –, il consiglio dell’Unione Montana Valle Varaita, pur prendendo atto dei ricorsi, ha espresso la volontà di confermare le scelte già assunte in precedenza in merito alla rielezione del presidente. Nella delibera di conferma si afferma che «impregiudicata ogni difesa e senza alcuna forma di riconoscimento o acquiescenza alle censure sollevate nei ricorsi, si ritengono pienamente legittime le precedenti decisioni». Il consiglio ha inoltre considerato che la conferma della nomina del presidente sia di interesse pubblico e prioritaria per il buon funzionamento dell’Unione Montana, garantendo la piena operatività e continuità dell’azione amministrativa dell'ente, nonché efficienza ed economicità.
In merito a questo punto, anche in presenza di alcuni articoli usciti in questi giorni, si precisa che secondo l’interpretazione dell’Unione Montana Valle Varaita erano già legittime sia la prima delibera di settembre 2024 per la modifica dello Statuto sia quella di ottobre per l’elezione del presidente; queste conferme non vengono effettuate per un presunto “attaccamento alla poltrona” su cui si è già scritto in passato ma per assicurare il consolidamento delle scelte effettuate.
Il consiglio dell’ente – si rammenta che hanno votato a favore 13 consiglieri su 15, ovvero in altri termini tutti i rappresentanti dei Comuni che costituiscono l’Unione, tranne uno oltre ad uno dei due rappresentanti delle minoranze e ciò significa che non ci sono interessi di parte, ma la volontà della continuità del mandato collegiale – ha ritenuto che queste conferme siano utili per dare solidità all’Unione e pertanto ha voluto comunque ribadire la propria volontà perché si è convinti della scelta, in modo da confermare validità ed efficacia agli atti che saranno adottati finché la causa non sarà definita dal T.A.R. Piemonte, nella ferma convinzione che tale definizione non potrà che essere a favore di quanto messo in atto dal consiglio.
A proposito del ricorso al TAR, si precisa che l’Unione Montana Valle Varaita si costituirà in giudizio per far valere le proprie ragioni e anche per sottolineare la particolarità delle Unioni Montane stesse, che non possono essere assimilate giuridicamente a Regioni o Comuni di grande dimensione come invece si vuol talvolta far credere. Nello specifico del limite ai mandati del presidente, si ricorda ancora una volta che la modifica dello statuto comporta anzi un allineamento con le altre Unioni del nostro territorio regionale, che nel loro statuto non prevedono limiti: il terzo mandato è comunque una possibilità, non un obbligo, e la scelta effettuata dal consiglio si è indirizzata a larghissima maggioranza per dare continuità all’azione amministrativa.
Nel frattempo, e restando evidentemente in fiduciosa attesa che il TAR respinga i ricorsi proposti contro l’Unione Montana, si prosegue con il normale lavoro amministrativo per il bene del territorio. Nella medesima riunione di consiglio sono stati infatti approvati i verbali relativi alle sedute dell'11 dicembre 2024 e del 12 febbraio 2025, che includevano tra l’altro le delibere sulla modifica dello statuto dell'Unione. I verbali sono stati approvati con il solo voto contrario del rappresentante del Comune di Brossasco. Inoltre, è stata ratificata la prima variazione di bilancio del 2025, che ammonta a € 34.673,56 ed è dovuta a diversi fattori, tra cui l’incremento di trasferimenti dai Comuni, a seguito dell’adesione di Casteldelfino, per la quota relativa ai servizi sociali forniti dal Consorzio Monviso Solidale e dai Comuni di Venasca e Piasco a integrazione delle spese per il funzionamento del centro di aggregazione "La Gocciolina”. Seguono poi cifre legate ai rimborsi ai Comuni per la spesa della Centrale Unica di Committenza, un contributo regionale per le attività della commissione valanghe, un contributo PNRR per la digitalizzazione delle procedure del SUAP, un rimborso da parte dell’Unione Montana Comuni del Monviso per la partecipazione ad un corso di contabilità organizzato dall’Unione Valle Varaita e un aggiornamento della quota dei fondi ATO 2024. La variazione, che porta il pareggio di bilancio a € 4.193.255,12, è stata approvata con due astenuti, il rappresentante del Comune di Brossasco e quello delle minoranze della bassa valle, Valentino Inaudi.
Al termine della discussione e delle votazioni sui tre punti all’ordine del giorno, nessuno dei quali ha dato origine a dibattito, il consiglio si è concluso con una durata di circa trentacinque minuti totali.